Un esordio positivo sotto tanti punti di vista, ma ancora tanta strada da fare. In vista della seconda tappa del cammino dell’OR Reggio Emilia, attesa sabato in Toscana dall’ostica Sangiovannese, a parlare è il responsabile dell’area tecnica granata, Cristian Margini.
Come valuti l’esordio di sabato scorso?
“Quella col Pontedera era una sfida con delle particolarità, arrivata dopo 9 mesi senza partite ufficiali e con 60 giorni di soli allenamenti in cui si è lavorato tanto, oltre a 2 partite rimandate. Normale ci fosse un po’ di ruggine ma, pur non potendo ovviamente essere perfetti, abbiamo confermato le nostre grandi potenzialità”.
Quali gli aspetti più positivi che si sono visti nella prima di serie B?
“L’inserimento di Mazzariol, giocatore di intelligenza superiore, a mio avviso perfetto per questo gruppo ed aiutare il mister nello sviluppare le sue idee di gioco. Un Ben Saad convinto di poter fare la differenza in serie B come ha fatto vedere sabato. Un Vezzani che abbiamo ritrovato come l’avevamo lasciato: forte e serissimo. Un Bonini solido, come deve essere”.
Dove, invece, bisogna ancora lavorare?
“Su ogni aspetto. Il bello è che al mister piace lavorare e trasmette la sua voglia alla squadra, che sta interiorizzando sempre più i suoi concetti”.
Dopo un ciclo indimenticabile in panchina, ora rivesti un nuovo ruolo: come ti trovi?
“Bene, mi permette di aiutare lo staff tecnico con cui ho un ottimo rapporto, in particolare con mister Grossi: con lui ci confrontiamo tanto e abbiamo una visione simile su molteplici aspetti”.
Sabato, Covid permettendo, sfida in trasferta alla Sangiovannese: che gara è lecito attendersi?
“Quello toscano è sempre difficile, soprattutto per le dimensioni ridotte. Serve un approccio molto serio, da big match: la concentrazione farà la differenza, perché ogni palla sarà pericolosa sia in possesso che in non possesso. Non possiamo permetterci la superficialità difensiva della scorsa settimana, altrimenti portare a casa i tre punti sarà molto difficile”.