Senso di appartenenza al territorio ed attenzione al sociale. Tutto in una patch, quella che l’Olimpia Regium mostrerà, orgogliosa, sulle proprie maglie a partire dall’impegno casalingo di sabato prossimo col Fossolo 76. E’ quella di GRADE Onlus, nata nel 1989 e da oltre 30 anni a sostegno dell’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Ausl - IRCCS Cancer Center di Reggio Emilia, finanziando progetti di ricerca e assistenza per pazienti affetti da malattie onco-ematologiche.
“L’idea di applicare la patch alla nostra maglia è nata quest'estate in occasione dell'evento “Lo sport reggiano si fa con il…CORE”, che ha visto battuti all'asta diversi cimeli di società e sportivi reggiani nella splendida cornice del CT Reggio. La volontà è quella di continuare a far conoscere a Reggio EMILIA , e anche fuori dalla nostra città, questa IMPORTANTE realtà che lavora a stretto contatto con quella che è un'eccellenza internazionale come il CORE. Vogliamo dare il nostro contributo nel sensibilizzare sempre più persone in merito alla ricerca, passo fondamentale per la cura delle malattie oncologiche che toccano da vicino la società moderna” spiega il direttore generale di Olimpia Regium, Andrea Panciroli. “Quello della patch è un piccolo gesto, ma allo stesso tempo molto sentito. Mi auguro che in tanti, sportivi e non, possano sensibilizzarsi a questo tema”.
“Ringraziamo di cuore l’Olimpia Regium per la sensibilità dimostrata – spiega Roberto Abati, direttore della Fondazione GRADE - avvicinare i giovani allo sport e al tema della ricerca vuol dire spiegare con forti valori e forte motivazioni lo spirito di appartenenza e di condivisone perché la scienza, come disse Pasteur, non conosce nessun paese, perché la conoscenza appartiene all’umanità, ed è la torcia che illumina il mondo. -Per spiegarlo anche ai giovani serve utilizzare il loro linguaggio: lo sport, quello sano, è un vettore di fortissimo impatto per parlare con le nuove generazioni”.
“Oggi – prosegue Abati – stiamo portando avanti due importanti progetti di ricerca, che avranno una durata di 5 anni per un valore complessivo di 1.200.000 euro. Uno dei due studi, il FOLL19, si focalizzerà sul linfoma follicolare, che rappresenta circa il 20% dei linfomi maligni. Mediante l’utilizzo di tecnologie molecolari di precisione di nuova generazione per il sequenziamento del DNA, la ricerca si focalizzerà su marcatori specifici consentendo di identificare pazienti a basso ed alto rischio e di personalizzare la terapia. Lo studio consentirà di individuare nuovi marcatori diagnostici e prognostici per contribuire alla “medicina di precisione “, attraverso la conoscenza delle della malattia dei singoli pazienti e le conseguenti terapie personalizzate. Il secondo studio denominato PREVID si pone come obbiettivo il miglioramento dell’efficacia del trattamento dei pazienti con linfoma a grandi cellule B mediante integrazione del trattamento immunochemioterapico standard con supporto di vitamina D. Risultati di grande importanza che contiamo di ottenere grazie al sostegno da parte di tutta la comunità che non è mai mancato”.