In attesa della sfida di sabato sul campo del Sant’Agata, proseguono le interviste allo staff tecnico dell’OR Reggio Emilia. Stavolta è il turno di Alessandro Berdini, preziosa addizione del gruppo col ruolo di preparatore atletico e terapista sportivo. Con lui facciamo il punto sulla condizione dei granata in vista dello sprint finale della regular season e della fase calda di stagione.
Alessandro, come sta la squadra?
“Dal punto di vista fisico direi bene. Abbiamo cercato di trovare un giusto rapporto tra lavoro e recupero, sia per quanto riguarda la programmazione annuale che settimanale. In prossimità di una partita di cartello abbiamo prediletto la qualità, permettendoci viceversa di caricare un po’ di più nel caso di un avversario alla portata. Ora ci prepariamo ai playoff, continuando ad allenarci al meglio: la preparazione di questi mesi è stata ovviamente propedeutica alla fase chiave della stagione”.
Come si lavora in un anno “strano” come questo?
“Quello che manca maggiormente è la tranquillità di poter vedere l’allenamento come una valvola di sfogo rispetto a quello che accade durante la giornata. Manca, in sostanza, il poter fare spogliatoio nel vero senso del termine: si vive con le antenne dritte, sperando che non succeda nulla. Siamo uno sport di contatto, purtroppo il rischio di positività è sempre dietro l’angolo”.
Come ti sei trovato con mister Grossi ed il resto dello staff?
“Andrea ha grandi conoscenze tecnico-tattiche ed è aperto al confronto, particolare quest’ultimo che non appartiene a tutti: mi ha lasciato spazio e di questo lo devo ringraziare. Anche con Morelli e Nironi abbiamo instaurato un rapporto di grande collaborazione, mi hanno spesso dato una mano dal punto di vista pratico”.
Primo posto: missione impossibile?
“Mancano poche partite e noi dobbiamo dare sempre il massimo e vincerle tutte, poi vedremo. Certo, sperare negli inciampi altrui non è mai bello, purtroppo abbiamo lasciato qualche punto per strada ma questo non ci deve abbattere: nei playoff vedremo un’OR Reggio Emilia sicuramente pronta, agguerrita e decisa a ritagliarsi un ruolo da protagonista”.