Il Giudice Sportivo del campionato di Serie B non ha omologato il risultato della sfida di sabato scorso tra Pro Patria San Felice e Olimpia Regium Reggio Emilia, dopo il ricorso presentato dalla società reggiana per un errore tecnico accaduto nel finale. Nel messaggio del presidente Giuseppe Sagaria, la società cittadina spiega le ragioni di questo gesto.
“Siamo sempre stati al nostro posto, in silenzio, ma in questo caso è arrivato il momento di far sentire la nostra voce. Quando, anni fa, abbiamo fatto il salto in Serie B avevamo notato un salto notevole a livello di qualità arbitrale rispetto ai campionati regionali, oggi purtroppo devo ricredermi: sia chiaro, non intendo lamentarmi per un fallo fischiato o non visto, per un rigore dato o non dato, per una espulsione o un’ammonizione, ma quanto successo sabato scorso a Ravarino va oltre ogni limite”.
E qui il numero uno del club granata spiega la propria versione dei fatti: “Il cronometrista è stato cambiato rispetto a quello inizialmente designato e sin da subito ha mostrato di essere impacciato con lo strumento volto a tenere il tempo. Si arriva a 6” dalla fine, sul 2-2, quando Edinho commette fallo: i nostri avversari battono ed il nostro capitano commette una nuova infrazione, e sul cronometro – come ampiamente documentato a livello video – sono rimasti 9 decimi. Gli arbitri dicono che ai nostri giocatori e al nostro allenatore che si calcerà in porta e poi la gara avrà fine. A quel punto il cronometrista, per sbaglio, fa nuovamente partire il crono e il tempo termina, senza che il gioco sia ripreso: morale della favola, lui afferma che manchino ancora 5”, resetta il cronometro, la Pro Patria fa tre passaggi e segna il 3-2”.
Le incongruenze non mancano: “Oltre a quanto sopra citato, nel referto ci sono alcuni errori evidenti. Gli arbitri hanno segnato il gol del 3-2 al 19’54” e questo non è possibile. L’ammonizione di Edinho, inoltre, riporta 19’08”, seppur accaduta nel primo dei due falli. Ora, la palla passa al Giudice Sportivo e siamo certi che la prova televisiva non verrà utilizzata: convocheranno gli arbitri e, se hanno buona fede, devono ammettere l’evidente errore tecnico. Sappiamo bene che nei primi gradi di giudizio sarà difficile avere ragione, ma vogliamo andare fino in fondo: in questo, sia chiaro, non vogliamo togliere meriti ai nostri avversari, che hanno giocato una grande partita, ma doveva finire in pareggio perché il tempo era ormai scaduto”.